Sabato 18: Paolo e Nicola raggiungono Andrea e Giorgio alla malga Spora.

Sono le 08.15, zaini in spalla e si parte in esplorazione, freschi di una buona dormita. La giornata sarà un pò incerta, vani i tentativi che avevano portato Giorgio B.e Andrea B. fin sulla cima del Fibbion sabato 18.

Dopo circa mezz’ora di cammino già usciamo dal sentiero e ci portiamo in quota nella valle dei Cavai.

Rileviamo un piccolo camino di 8 metri (F 4) che prometteva molto meglio quando notato a valle.

Qui le strade si dividono. Giorgio e Andrea partono per la cima Santa Maria per una valletta più a nord. Paolo T. e Nicola M. tagliano dritto per la cresta: obiettivo calata in parete.

Dobbiamo muoverci e cercare di ritrovare il bucone in parete.

Paolo parte e in estrema fermezza testa la nuova corda in una fantastica calata aerea di 50 metri.

Niente da fare, il bucone in parete ci aveva solo illuso e ci porta solo dieci metri dentro la montagna.

Torniamo verso la malga la camminata è ancora lunga, intanto non molliamo la presa e continuiamo a sbinocolore alla “camillesca”.

Sono le 16.00 nemmeno il tempo di trovare un pò d’ombra nella calda giornata e mangiare un panino, che avvistiamo una piccola crepa che non potevamo lasciare inesplorata.

Niente da fare, anche questa rilevata ma si ferma 6 metri più sotto bloccata dai detriti di roccia.

Proseguiamo e ci imbattiamo in una parete rocciosa che dobbiamo scendere in corda doppia per evitare di tornare a fare un giro dell’oca.

ore 20.05 arriviamo tutti al tornante della strada che porta alla malga Dagnola, lì Cristian C. ci attende e ci riporta ad Andalo.
Andrea e Giorgio portano a casa nella giornata di domenica 9 pozzetti che scendono mediamente 8 metri.
Nel complesso possiamo contare di 15 grottine rilevate per un totale di circa 100m di sviluppo e l’amaro in bocca per un Fibbion che sembra non promette nulla alla speleologia.