Ore 10.00 l’ora prevista di ritrovo in sede.

Passa più di un’ora e mezza prima della partenza; dopo essere riusciti a raccogliere ben 4 speleo (Tito, Ary, Nicola, Esteban) e aver battezzato la nostra giornata con la tradizionale colazione al “Pastina”, partiamo in direzione Calgeron.

Ore 13.45 ingresso in grotta non poco acquoso dopo le giornate di pioggia che hanno riempito anche il primo laghetto a pochi metri dall’entrata. Fortunatamente un canotto ci ha accompagnerà nella traversata dei due laghetti iniziali salvandoci da quelle fredde acque “grottesche”.

Proseguiamo spingendoci fino in fondo alla sala nera impiegando ben 4 ore abbondanti, per riuscire a fotografare alcune bellezze di questa cavità.

Finalmente Nicola si è deciso a portare la sua nikon d5100 in grotta affrontando le tanto temute condizioni sfavorevoli alla vita di questi macchinari. Usciranno vincitori i nostri speleus portando a casa la bellezza di 6 scatti (approvati e certificati dal marchio GSL) e un pò bagnati. Mi riferisco soprattutto a chi ha voluto esprimere le proprie contraddizioni più interne nominando fin troppe volte la parola “climber” scomodando la nostra amata Giustizia Divina a fare il suo più che legittimo atto. (vedi video)

Ore 19.20 uscita dalla grotta. Ci ricomponiamo e scendiamo il sentiero già proiettati nella serata ancora da decidere. Forse un pò troppo azzardati?!

Non era ancora tempo di pensare a un futuro così lontano. Mancano pochi passi al parcheggio e un immenso boato ci segnala che la giornata doveva ancora finire, un boato che sembrerebbe un forte tuono, ma che ci accompagnerà per troppo tempo per esserlo. L’istinto dice: VIA VIAAAAA! Solo allora riusciamo a distinguere il rumore di un notevole blocco di montagna che rotola verso valle all’impazzata proprio sopra le nostre teste. Si toccano velocità mai raggiunte dallo speleologo che non osa nemmeno voltarsi e vede sfrecciare sassi in mezzo agli alberi e rotolare massi a pochi metri.

Adrenalina a mille, spavento più che assicurato, nasce l’idea di tornare a vedere il disastro naturale appena avvenuto ma si boccia in partenza la proposta. Pochi secondi prima ci trovavamo a monte del bivio appena fatto ma ormai lontano, lì la natura non so cosa avrebbe risparmiato di noi; forse le foto scattate in grotta, si dice al ritorno cercando di sdrammatizzare la situazione.

Bando alle ciance!!!! Ecco i risultati di questa direi splendida e franosa giornata!!